Area Archeologica ed Antiquarium Solunto – Polo regionale di Palermo per i Parchi e i Musei archeologici

L’antica città di Solunto sorge su Monte Catalfano ed è una delle tre città, insieme a Mozia e Palermo, fondate dai Fenici in Sicilia fra l’VIII ed il VII secolo a.C., periodo in cui nella Sicilia Orientale iniziava la colonizzazione greca (Tucidide VI,2, 6). Tuttavia, le vestigia oggi visitabili non sono riferibili alla Solunto di cui parla lo storico greco, poiché esse sono ascrivibili alla metà del IV secolo a.C. L’insediamento più antico è stato localizzato sul promontorio di Sòlanto; esso venne saccheggiato e distrutto da Dionisio I, tiranno di Siracusa, durante la guerra scatenata contro i punici, conclusasi con la distruzione di Mozia nel 397 a.C. (Diodoro Siculo, XIV,5; 78.7).

Parco Archeologico Solunto Santa Flavia

Parco Archeologico Solunto Santa Flavia – Ph Giusy Vaccaro

L’insediamento ellenistico-romano fu ricostruito nel corso del IV secolo a.C. sul declivio di Monte Catalfano: la città sorge su versante sud-orientale e presenta una pianta regolare con strade che formano un angolo retto (il cosiddetto modello “Ippodameo”, dal nome dell’architetto greco Ippodamo di Mileto, che teorizzò i principi dell’impianto ortogonale della città nel V secolo a.C.). Solunto si arrese a Roma nel 254 a.C., durante la prima guerra punica (Diodoro Siculo, XXIII, 187) e come ci narra Cicerone essa fu tra le civitate decumanae che subirono le vessazioni di Verre (70 a.C.).
L’ultima fonte storica sulla vita della città è un’epigrafe (C.I.L. 2, n.7736) dedicata dalla Respublica Soluntinorum a Fulvia Plautilla, moglie dell’imperatore Caracalla; essa è databile tra il 202 ed il 205 d.C., anno in cui Fulvia fu mandata in esilio a Lipari. La città sembra essere stata abbandonata volontariamente dai suoi abitanti in modo progressivo agli inizi del III secolo d.C. (probabilmente a causa delle condizioni sociali, economiche e politiche e parallelamente alla ruralizzazione del territorio tipica dell’età tardoantica). Il toponimo Soluntum è ancora presente nell’Itinerarium Antonini, la cui prima edizione è databile alla metà del III sec. d.C. e nella Tabula Peutingeriana (copia del XII-XIII secolo di un’antica carta romana che riportava le vie militari dell’impero romano). Nel VII secolo d.C. l’Anonimo Ravennate riporta la località di Solantum, nome moderno del promontorio.