Porticello – Maria SS del Lume
Le origini si possono fare risalire al 1700 allorché, per assicurare l’assistenza religiosa ai pescatori che abitavano in quella contrada, i Borboni costruirono una chiesetta rustica dedicata alla Madonna del Lume protettrice di PORTICELLO. Nella Chiesa si conserva tuttora il quadro veneratissimo della Madonna del Lume dipinto, secondo la tradizione, dal sacerdote Jan Antonio Genovese, della compagnia di Gesù, morto il 1743. Nel corso delle sue peregrinazioni Egli arrivò a Porticello dove, tra gli umili pescatori della borgata, trovò tanta autenticità di fede che volle lascare loro un quadro in ardesia della Madonna del Lume, quadro che ha la sua storia ai confini tra realtà e fantasia popolare. Si racconta infatti, che il quadro sia stato dipinto dal Gesuita sotto la guida della Madonna stessa la quale, ad opera compiuta, lo approvò e lo benedisse. La tradizione popolare, inoltre, ci fornisce una seconta versione legata al mare, secondo la quale il quadro sarebbe stato portato dalle onde del mare, per volontà divina, sino al molo di San Nicolicchio.
L’attuale chiesa risale ai primi anni dell’800 ed è stata diverse volte ristrutturata; l’ultima volta nel 1986 quando, non avendo notizie di una sua dedicazione, venne appunto dedicata dal Card. Pappalardo. E’ divisa in tré navate separate da alte colonne di granito con numerose cappelle laterali. Non sono presenti opere d’arte di particolare interesse, tuttavia proprio il quadro della Madonna del Lume che sovrasta il presbiterio è di particolare valore, oltre che spirituale, artistico; infatti è di ottima fattura, dipinto ad olio su ardesia, unico esemplare su ardesia di tale soggetto, nella pur numerosa presenza di tale devozione in Sicilia in Italia e perfino in Messico. La Madre di Dio sta al centro avvolta con una manto azzurro, tiene sul braccio sinistro il Bambino Gesù che prende da un cesto presentato da un angelo dei cuori; Maria preserva un peccatore dal cadere all’inferno sollevandolo per un braccio mentre due angeli tengono sul capo della Madonna una corona.
La Chiesa per moltissimi anni fu soltanto cappellania o “Chiesa sacramentale” dipendente dalla Parrocchia di Santa Flavia, soltanto nel 1945 è stata eretta Parrocchia per vivissimo interessamento dei pescatori e dell’allora cappellano Don Salvatore La Barbera che ne divenne il primo parroco.
La Chiesa per moltissimi anni fu soltanto cappellania o “Chiesa sacramentale” dipendente dalla Parrocchia di Santa Flavia, soltanto nel 1945 è stata eretta Parrocchia per vivissimo interessamento dei pescatori e dell’allora cappellano Don Salvatore La Barbera che ne divenne il primo parroco.